5 piatti tipici pugliesi: cosa assaggiare al ristorante !
Non vedi l’ora di provare la tipica cucina salentina ma non sai minimamente quale siano i piatti tradizionali del posto che andrai a visitare nelle tue prossime vacanze? Bene, questo articolo fa per te. Ecco una piccola lista di piatti tipici della tradizione salentina, che potrai gustare nella maggior parte delle trattorie\ osterie\ ristoranti che troverai nel tuo cammino da turista buongustaio.
Minchiareddhi al sugo con le polpette
Questo piatto è un mix di semplicità e gusto. Ma ci sono alcuni accorgimenti per assaporare al meglio questo piatto:
– i minchiareddri, ossia i tipici maccheroni salentini sono più saporiti se sono di grano arso, ossia dal grano duro tostato fino a renderlo più scuro.
– il sugo deve essere molto denso e non acido. Se poi trasuda olio, allora sei non posto giusto. Si lo so, non è salutare ma in Salento l’olio è un elisir, viene utilizzato senza misure.
– le polpette devono essere morbide ma compatte e devono contenere il formaggio Gavoi, ossia un pecorino stagionato dal gusto super forte e la famosa ricotta forte.
Le migliori orecchiette al sugo con le polpette? Quelle della mia nonna, ovviamente. Nessuno eguaglia la sua maestria. A parte gli scherzi ( mica tanto :)), una trattoria che raccoglie la sfida di mantenere quasi intatti i sapori “familiari” è sicuramente Il Ragno, a Sannicola, in piazza della repubblica ( Telefono: 0833 231561)
Turcinieddri alla brace
Questo piatto consiste in un secondo di carne dal gusto particolare. Si presentano come piccoli involtini di circa 12 cm con all’ interno interiora di agnello da latte ( fegato, polmoni , cuore) avvolte dal loro stesso intestino e aromatizzate con succo di limone, prezzemolo, olio, pepe e sale.
La tradizione li vuole cucinati alla brace, ma si possono trovare anche cotti al forno o in padella con un bel soffritto di cipolla ( in questa variante sono leggermente più difficili da digerire, ma buoni il doppio).
Una festa legata a questo tipo di pietanza è San Martino ( 11 novembre), giorno in cui i contadini assaggiano il vino novello derivante dall’attività di vendemmia settembrina. Il vino viene accompagnato con una bella grigliata di carne, in cui il protagonista è proprio il turcinieddru.
Polpo alla pignata “Purpu alla pignata”
Anche questo è un secondo, di pesce però. Rappresenta una ricetta tra le più antiche della tradizione popolare salentina. Esso consiste nella cottura del polpo all’interno della pignata , ossia un contenitore di terracotta della pareti molto spesse in grado di poter resistere a temperature molto elevate, direttamente sulla brace.
Il polpo, una volta tagliato a pezzetti , viene fatto cuocere con della passata di pomodoro 8 o pomodori freschi) , carote,cipolle,sedano e cipolla. Una volta pronto, il piatto verrà servito con crostini di pane casereccio arrostito o saltato in padella con olio ed uno spicchio d’aglio.
Panzerotti alla menta
Si possono gustare come antipasto o come contorno. Sono delle crocchette di patate aromatizzate alla menta. Il tocco che differenzia una crocchetta di patate semplice e il panzerotto salentino?
L’utilizzo del formaggio pecorino e della ricotta “schianta” ( ossia forte) all’interno dell’impasto. In altre parole: se il gusto vi risulta semplice, quasi neutro , allora non è il vero panzerotto salentino. Esso ha un aroma deciso, derivante proprio dall’utilizzo del formaggio pecorino (che ormai molti hanno sostituito con con il parmigiano).
Pitta di patate
Si presenta come un piatto unico e in particolare come una specie di focaccia, in quanto è suddivisa in due strati di patate lesse schiacciate e condite con uova, formaggio pecorino ben stagionato , sale e pepe e farcita con un buonissimo composto fatto di sugo con capperi, tanta cipolla e olive. Alcuni inseriscono anche il tonno nella farcitura intermedia.